We all get to paradise

Quando

12/04/2023    
18:00 - 21:30

Dove

Garage Paradiso
Via dell'Aprica 8, Milano, milano, 20158, Lombardia

Event Type

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ARTISTI

RICARDO BARBEITO
CORPO ATELIER
MATTEO DI CIOMMO
ET.TU.BRUTE.STUDIO
PAOLO GONZATO
FRANCESCA IOVENE
MARIANNE 3.0
LUCAS MUNÕZ MUNÕZ
MATTEO PELLEGRINO
RAFAEL PEREZ
MARTA POMBO
ANTONINO SCIORTINO
KAJA UPELJ

12 APRILE INAUGURAZIONE DALLE ORE 18,00 ALLE ORE 21,00
13 E 14 APRILE ORE 14719
15 E 16 APRILE CHIUSO
17/21 APRILE ORE 13/19
22 APRILE 12/18

CABANAmad, spazio multidisciplinare di arte e design, sceglie Milano, capitale del design, come sua prima meta all’estero.
In collaborazione con GARAGE PARADISO, atelier di Matteo Di Ciommo, dal 12 al 22 Aprile 2023, esporrà le opere create appositamente dai suoi artisti e designer in occasione del MIART e della Milano Design Week.
CABANAmad con sede a Lisbona, ha intrapreso da oltre 4 anni un percorso di esplorazione tra arte e design, organizzando mostre di artisti portoghesi e internazionali così da fare riflettere su quali siano oggi i confini tra le due discipline, in caso ce ne fossero ancora.
L’esposizione milanese sarà suddivisa in due sezioni: 
I was dreaming
I was in love
I was….
I was… che vedrà protagonisti alcuni artisti portoghesi e non solo in un confrontoà+ù tra generazioni, culture, tecniche e carriere differenti. 
La loro multi§disciplinaritá abbraccia la semplicità delle forme comuni e gioca con la sintesi e l’astrazione raccontando delle storie.
Narrazioni che celano un lavoro lento di analisi ed esplorazione,
rappresentando rivisitazioni contrastanti di parole, frasi o composizioni. 

L’altra sezione, THEYsign è invece dedicata al design: analizzando i nostri tempi sentiamo che le nuove generazioni hanno sempre più bisogno di una libertà di espressione, non solo a livello artistico e sociale, ma anche domestico.

Pensiamo agli oggetti di uso comune: finora sono stati classificati come oggetti, ma non ci siamo mai posti il problema di distinguerli per “genere”. L’intento di questa mostra è porre particolare attenzione su questo aspetto e fare riflettere sulla distinzione dei generi in base all’appartenenza ad alcune categorie: la sedia è femminile o maschile? E Il tavolo? La Tolomeo è donna, uomo o no-gender? E’ una lampada quindi una categoria femminile, ma si chiama Tolomeo….quindi il designer involontariamente o volutamente era un pioniere del no-gender? Di libertá?

Partendo da questo spunto abbiamo chiesto ad alcuni designer di realizzare delle opere senza classificarle per genere e senza dare loro un nome in modo che sia il visitatore a decidere come distinguerle e come nominarle, motivando le ragioni di quella determinata scelta.
 
Un dialogo per riflettere sul confine tra arte e design dove tutti possono trovare una proposta culturale accogliente, sofisticata e non convenzionale.