FOTOMORFIA: LA METAFISICA DEL CORPO

FOTOMORFIA: LA METAFISICA DEL CORPO
FOTOMORFIA: LA METAFISICA DEL CORPO
Mostra Fotografica di Antonio Schiavano, a cura di Giuseppe Ferraina
Nell’orizzonte della ricerca fotografica contemporanea, il lavoro di Antonio Schiavano si impone per la sua radicale riconfigurazione del medium. “FOTOMORFIA: La Metafisica del Corpo“, in programma dal 6 al 18 novembre 2025 al Centro Civico Giuseppe Verdi di Segrate, non è semplicemente una mostra, ma la manifestazione di un vero e proprio paradigma estetico che riconcilia la fotografia con la sua dimensione materica e tattile.
La curatela di Giuseppe Ferraina delinea un percorso critico attraverso due cicli fondamentali: “The Beauty and the Bane” e “Dysmorphia” che rappresentano le due polarità complementari della ricerca di Schiavano. Da un lato, la decostruzione sistematica dell’immagine patinata come atto politico di resistenza ai dogmi estetici; dall’altro, l’indagine fenomenologica del corpo come territorio di crisi e rivelazione identitaria.
La tecnica della “Fotomorfia” – questo il termine coniato dall’artista – supera la tradizionale dicotomia tra fotografia e pittura, approdando a un linguaggio ibrido dove il gesto pittorico non si limita a intervenire sull’immagine, ma la trasforma fisicamente in un palinsesto stratificato. Gli oli, le vernici, i materiali abrasivi non sono semplici mezzi espressivi, ma veri e propri agenti di metamorfosi che restituiscono all’immagine fotografica la sua corporeità, la sua fisicità, la sua presenza nello spazio.
In “The Beauty and the Bane“, Schiavano conduce un’operazione di archeologia mediatica, scavando nelle profondità dell’immagine pubblicitaria per rivelarne le contraddizioni. Le sue opere diventano campi di battaglia dove la perfezione commerciale della fotografia di moda viene sistematicamente sabotata dal gesto artistico, in un cortocircuito visivo che vorrebbe quasi riportare le modelle immortalate dallo stesso artista-fotografo al momento esattamente precedente alle lunghe sessioni di trucco e parrucco pre-shooting.
Parallelamente, in “Dysmorphia“, l’artista compie un’immersione nelle psicopatologie del contemporaneo, restituendo attraverso il linguaggio materico l’esperienza della dispercezione corporea. Le superfici lisce delle immagini beauty vengono corrose, incise, graffiate, diventando metafore potenti di quel disagio identitario che caratterizza la società dell’immagine, in particolare Millennial e Gen Z.
Schiavano ci costringe a ripensare la fotografia non come riproduzione del reale, ma come sua reinvenzione attraverso la materia. Le sue opere, nella loro irripetibile unicità, sfidano il concetto stesso di riproducibilità tecnica, affermando la superiorità dell’esperienza tattile su quella puramente visiva.
In un momento storico di iper-produzione e consumo rapido delle immagini, “FOTOMORFIA” si erge come un monumento alla lentezza, alla profondità, alla complessità. Un’esperienza estetica che trasforma lo spettatore da osservatore passivo a testimone di un processo di trasformazione continua.
INFO SULLA MOSTRA
Inaugurazione: 6 novembre 2025, ore 19.30 (Ai partecipanti sarà donata una mini opera firmata dall’autore)
Sede: Centro Civico Giuseppe Verdi – Via XXV Aprile, 41 – 20054 Segrate (MI)
Esposizione: Dal 07 al 18 novembre 2025 | 10:00–13:00 / 14:00–18:00
Ingresso Libero
