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Venerdì 23 settembre – ore 20.30
Semi – in – azione : se il seme non muore, non può dar frutto.
ATTO IV – Equinozio d’Autunno .
Regia e installazione scenografica : Gino Sansone
Coreografia e danza : Agnese Viviana Perrella
Suoni dal vivo : Gino Sansone
Testi : Inni Orfici , Orpheo
Luci : Dino Farese
Costumi: Daniela Salernitano
Produzione : Laboratorio di Teatro Yogico Sciamanico & Il Corpo Creativo
Biglietto intero : 12 euro ; ridotto : 10 euro.
A seguire incontro conviviale dopo lo spettacolo tra gli autori/ interpreti, lo staff del teatro e il pubblico.
“Semi-in-azione: se il seme non muore non può dar frutto” ci riconnette al ritmo delle stagioni in cui le energie della Natura muoiono e rinascono circolarmente in abbondanza di forme. Per questo motivo lo spettacolo si è proposto in quattro date diverse nel corso dell’anno, 22 dicembre 2015, 25 marzo 2016, 9 giugno 2016, 23 settembre 2016 una per stagione, aggiungendo ad ogni rappresentazione un continuum.
QUESTA FINE E’ L’INIZIO:
Il Mito di Kore- Proserpina- Demeter inizia proprio nel tempo d’Autunno, il tempo dela Raccolta dei frutti maturi dei campi, degli orti, delle vigne, degli alberi. In questa cornucopia dell’Abbondanza non tutto è adatto ad ognuno di noi. Il discernimento deve guidarci nella scelta di ciò che è salutare per ognuno, senza lasciarsi ingannare da emozioni e desideri. Sarà proprio questa la causa che trattiene Kore per sei mesi sotto Terra con Ade, lasciando così la Natura spogliarsi del suo verdeggiare e fiorire, in una pioggia di gialli rossi marroni delle foglie che, cadute dalle piante, macereranno nella Terra per divenire quello strato di humus di due centimetri di spessore che La rende Fertile. Con l’Autunno sino a tutto l’Inverno l’Energia delle piante si ritira nelle radici e tutti i semi dormono nel caldo grembo della Madre Terra. Questo ‘Quarto Atto’, ch’è il Primo in questo Ciclo Circolare che si srotola a spirale passando di ottava in ottava, si dispiega nelle Forme: rapimento di Kore, la Ricerca della Figlia e la Follia di Demeter, la Danza di Kore che diviene Proserpina, la Sposa di Ade e la Sua incoronazione come Regina, Signora della Nascita della Morte della Rinascita nell’Eterno Ritmo della Vita.
“Semi-in-azione: se il seme non muore non puo’ dar frutto” vuole essere anche un contributo al risveglio dell’Anima della nostra città.
L’ azione creativa di “Semi-in-azione: se il seme non muore non puo’ dar frutto” con quattro appuntamenti nel corso dell’anno, evoca i quattro elementi vitali: la Terra, l’ Acqua, il Fuoco, l’ Aria contenuti nel Grande Spazio.
Per info e prenotazioni : 081425037 galleria.toledo@iol.it
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Galleria Toledo
teatro stabile d’innovazione
direzione artistica Laura Angiulli
direzione organizzativa Rosario Squillace
programmazione Lavinia D’Elia
comunicazione e social networking Roberto Miele e Dolores Ruggieri
segreteria Dolores Ruggieri , Angelica Simeone
segreteria amministrativa Nicola Castaldo
responsabile tecnico Luigi Agliarulo
webdesigner Giulio Grasso
grafica Solimena Francesco Armitti
botteghino Roberta Tamburrelli
convenzionati con
Supergarage
via Shelley 11 – Napoli / t. +39 0815518708
indirizzo
Galleria Toledo
teatro stabile d’innovazione
via Concezione a Montecalvario 34
80134 Napoli
contatti
t.+39 081425037
t.+39 081425824
galleria.toledo@iol.it
facebook.com/
www.galleriatoledo.org
M
linea 1 / stazione Toledo/
uscita Montecalvario
La Suonatrice di liuto, capolavoro di Jan Vermeer custodito al Metropolitan Museum di New York, arriverà a Napoli dove sarà al centro di una grande mostra allestita dal 21 novembre al 9 febbraio nella Pinacoteca di Capodimonte. Alla splendida tela, tra le più celebrate del maestro di Delft, saranno affiancate alcune opere di analogo soggetto, scelte tra quelle conservate nel museo partenopeo allo scopo d’indagare i molteplici rapporti instauratisi all’epoca tra l’arte olandese del XVII secolo e quella italiana. L’eccezionale prestito, che testimonia la collaborazione tra il Museo di Capodimonte e il Met, rappresenta un’occasione unica per ammirare un dipinto significativo di Vermeer, del quale le opere certe sono solo una quarantina, esposte nelle più importanti collezioni del mondo, ma nessuna nei musei italiani. La Suonatrice di liuto, dipinta attorno al 1664, é un’opera della maturità. La tela rappresenta una giovane donna intenta ad accordare lo strumento mentre guarda alla finestra nella luce diurna.
fonte ANSA