Volevo essere Superman di Stefano Trappolini

Quando

20/02/2020    
18:00 - 22:00

Dove

Galleria Pavart
Via Giuseppe Dezza 6b, Roma, I, 00152

Event Type

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STEFANO TRAPPOLINI

VOLEVO ESSERE SUPERMAN

Mostra d’arte contemporanea

“Questa mostra è dedicata a tutte le persone del mondo, perché ognuno di noi ha il proprio superpotere basta cercarlo…”                                            Stefano Trappolini

Roma, 20 Febbraio 2020 – La scelta di aprire l’anno 2020 con Stefano Trappolini non è casuale, la galleria Pavart, infatti, festeggia il 10° anniversario di attività con l’inaugurazione di una sua mostra personale. Trappolini è un artista che collabora con questo spazio d’arte fin dall’inizio e ha realizzato tanti eventi d’arte con la curatrice Velia Littera dal 2010 ad oggi. Come afferma Velia Littera, direttore creativo di Pavart “La certezza è che continueremo a realizzare insieme progetti d’arte ambiziosi che uniscano l’estro artistico alla volontà di diffondere principi etici e di facile comprensione”. Le dieci opere inedite in mostra, oltre ai numerosi schizzi realizzati dall’artista “on the road” osservando il prescelto di turno, sono un omaggio all’individuo in quanto “essere speciale”. Per l’occasione è stato realizzato un catalogo con testo critico di Romina Guidelli. Il supereroe è in ognuno di noi, ma spesso la vita e le convenzioni c’impongono una maschera dettata da schemi comportamentali imposti dalla famiglia, dalle istituzioni, dalla scuola, dalla società. Forse il messaggio dell’artista è proprio questo, trovare dentro di noi la forza di essere noi stessi e toglierci la maschera, anche se questo comporta il rischio di diventare vulnerabili e “messi a nudo”. Le infinite ed esclusive diversità di ogni individuo dettate dalla sua storia personale possono sicuramente creare un mondo unito fatto di tante unicità. In un’era che tende a massificare gli individui fin dalla nascita per renderli consumatori di format imposti dalle mode e dalle tendenze, anch’esse dettate da una comunicazione indotta, c’è la necessità di riscoprire l’unicità del proprio Io interiore e non aver paura di considerarsi unici e diversi.