Donnarumma e Ippolito a Parola Viva

Gli artisti napoletani Giovanna Donnarumma e Gennaro Ippolito saranno presenti a Pavia nella rassegna “Parola Viva”- Libri d’artista, con Salvatore Anelli, Francesco Aprile, Antonio Baglivo, Calogero Barba, Mauro Bellucci, Carla Bertola, Adolfina Destefani, Teo De Palma, Marcello Diotallevi, Fernanda Fedi, Alessandra Finzi, Giovanni Fontana, Ivana Geviti, Gino Gini, Ruggero Maggi, Silvia Manazza, Antonello Mantovani, Gianni Marussi, Claudio Romeo, Roberto Testori, Alberto Vitacchio, dal 23 Novembre al 14 Dicembre 2019 negli spazi di Hangart Studio in Via Bargiggia 4 a Pavia. Durante l’inaugurazione interverrà il critico d’arte Giosuè Allegrini e si assisterà alla performance live del poeta Franco Furia.

L’inaugurazione della manifestazione d’arte contemporanea è prevista per sabato 23 novembre alle ore 18,30 presso gli spazi espositivi di Hangart Studio in Via Bargiggia 4 a Pavia.

Parola Viva

è la parola che prima di essere detta viene pensata e filtrata e poi, con guizzo, come una

sferzata mentale si lancia e colpisce… sì a volte colpisce proprio duro!

La parola è specchio del pensiero di cui è portavoce e mediatrice tra suono e mente, tra

immagine ed alfabeto.

Parola detta, parola scritta, parola dipinta, parola tatuata… parola viva!

… e poi il suo contenitore ideale: il libro d’artista.

Ma cos’è un libro d’artista? Un libro realizzato semplicemente di concerto tra scrittore ed

artista? No, non solo. Una definizione chiara di ciò che sia un libro d’artista comunque

non esiste; per sua stessa natura il libro d’artista sfugge agli incasellamenti, è una

pratica artistica che abbraccia anche altre discipline come l’arte postale, la poesia visiva,

la copy art, ecc… tutte pratiche abbastanza borderline che bene si prestano alla

sperimentazione poetica ed a una ricerca tecnico/progettuale. Il libro d’artista è

contenitore e contenuto. E’ un oggetto polimaterico con infinite varianti formali che

sfugge alle regole.

Si può considerare come primo esempio di libro d’artista il noto libro di Stéphane

Mallarmé “un coup de Dés jamais n’abolira le Hasard” realizzato alla fine dell’Ottocento,

in cui l’autore, scardinando ogni regola poetica, amalgama testo con immagine. Da

allora il libro d’artista è divenuto pratica costante di ogni movimento artistico.

Ruggero Maggi