DOPO DUEMILALIBRI PROSEGUE FINO AL 17 NOVEMBRE 2017 presso la GALLERIA DI ARTI VISIVE DELL’UNIVERSITA’ DEL MELO LA MOSTRA DI RUGGERO MAGGI “NON SOLO LIBRI” APERTA ANCHE I GIORNI 1 e 2 NOVEMBRE

Dopo l’inaugurazione all’interno del festival DUEMILALIBRI, prosegue fino al 17 novembre 2017, presso la Galleria di Arti Visive dell’Università del Melo, la mostra di Ruggero Maggi Non solo libri che inaugura il nuovo progetto Officina Open, naturale proseguimento di Officina Contemporanea la rete culturale urbana promossa da Fondazione Cariplo nel 2013 con la partecipazione di undici importanti enti e associazioni culturali cittadine.

Officina Open nasce dalla collaborazione tra l’Università del Melo, luogo ospitante delle rassegne espositive, il Museo Maga e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Gallarate che insieme realizzeranno una serie di piccole mostre da ottobre a maggio.
Ruggero Maggi, artista da sempre abituato a inventare nuovi modi di fare arte, presenta una selezione di libri d’artista dove “ … il libro viene pensato e realizzato come oggetto artistico autonomo, creato per esplorare inediti territori di ricerca, per aprire finestre al di là delle quali si aprono infiniti nuovi mondi. Maggi come artista ha da sempre privilegiato la progettazione e realizzazione del libro come pratica artistica innovativa, lontana dai rigori di opere di grandi dimensioni e capace di innescare una sorta di cortocircuito tra la parola, l’immagine, il supporto, il formato e l’interazione con lo spettatore chiamato a cambiare il suo approccio con il libro e con l’opera d’arte ….” spiega Emma Zanella, curatrice della mostra, nel suo testo critico.

La mostra è stata inaugurata nel programma della manifestazione 2000libri rassegna letteraria, ideata e realizzata per la prima volta nel 1999, e giunta alla sua diciottesima edizione. Organizzata dall’Assessorato alla Cultura, vede coinvolte alcune librerie e realtà culturali del territorio e si è svolta dal 13 al 22 ottobre 2017.

Ruggero Maggi
Artista e curatore. Dal 1973 si occupa di poesia visiva; dal 1975 di copy art, libri d’artista, arte postale; dal 1976 di laser art, dal 1979 di olografia, dal 1985 di arte caotica sia come artista – con opere ed installazioni incentrate sullo studio del caos, dell’entropia e dei sistemi frattali – sia come curatore di eventi.
Tra le installazioni olografiche: “Una foresta di pietre” (Media Art Festival – Osnabrück 1988) e “Un semplice punto esclamativo” (Mostra internazionale d’Arte Olografica alla Rocca Paolina di Perugia – 1992); tra le installazioni di laser art: “Morte caotica” e “Una lunga linea silenziosa” (1993), “Il grande libro della vita” e “Il peccatore casuale” (1994), “La nascita delle idee” al Museo d’Arte di San Paolo (BR). Suoi lavori sono esposti al Museo di Storia Cinese di Pechino ed alla GAM di Gallarate. Ha inoltre partecipato alla 49./52./54. Biennale di Venezia ed alla 16. Biennale d’arte contemporanea di San Paolo nel 1980.
Nel 2006 realizza “Underwood” installazione site-specific per la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate. Nel 2007 presenta come curatore il progetto dedicato a Pierre Restany “Camera 312 – promemoria per Pierre” alla 52. Biennale di Venezia.
Dal 2011 con cadenza biennale (2013/2015/2017) presenta a Venezia con il Patrocinio del Comune di Venezia Padiglione Tibet, progetto esposto successivamente alla Biennale di Venezia, al Museo Diotti di Casalmaggiore (CR) e presso la Biblioteca Laudense di Lodi. Nel 2014 PadiglioneTibet partecipa alla Bienal del Fin del Mundo in Argentina e nel 2016 è presentato al Castello Visconteo di Pavia.

www.camera312.it
www.padiglionetibet.com

RUGGERO MAGGI Non solo libri
Università del Melo – Galleria di Arti Visive
Via Magenta, 3 Gallarate VA
19 ottobre – 17 novembre 2017
Orari: da lunedì a domenica 16.00|19.00
Ingresso libero

PresentazioneZANELLA

Presentazione ZANELLA

    Presentazione

    MIRABILIA

    La mostra NON SOLO LIBRI di Ruggero Maggi inaugura OFFICINA OPEN un nuovo progetto culturale ed espositivo condiviso dall’Assessorato alla Cultura, da Il Melo e dal MA*GA, nato dalla consuetudine alla collaborazione e allo scambio di opportunità e competenze propria di OFFICINA CONTEMPORANEA, la rete culturale urbana promossa da Fondazione Cariplo nel 2013 con la partecipazione di undici importanti enti e associazioni culturali cittadine.

    Sede del progetto è la Galleria di Arti Visive dell’Università del Melo, un ambiente particolarmente adatto a ospitare piccole ma preziose mostre dedicate a pratiche artistiche innovative,  capaci di aprire relazioni e sguardi tra le arti, tra le generazioni, tra le culture, tra le istituzioni.

    Il programma di mostre e attività realizzate per OFFICINA OPEN si svilupperà lungo tutto l’anno accademico dell’Università Il Melo, da ottobre a maggio, secondo una visione che nascerà chiamando a collaborare artisti di generazioni e provenienze diverse e prendendo in considerazione le innumerevoli proposte culturali che quotidianamente giungono alle nostre istituzioni. 

    OFFICINA OPEN si presenta dunque come un laboratorio di idee, uno spazio di sperimentazione e una risorsa per il nostro territorio così ricco e vivace dal punto di vista culturale.

    Le opere di Maggi selezionate per NON SOLO LIBRI rappresentano molto bene questo desiderio di ricorrere a continui sconfinamenti tra le arti e le tecniche espressive tanto che il libro viene pensato e realizzato come oggetto artistico autonomo, creato per esplorare inediti territori di ricerca, per aprire finestre al di là delle quali si aprono infiniti nuovi mondi.

    Maggi come artista ha da sempre privilegiato la progettazione e realizzazione del libro come pratica artistica innovativa, lontana dai rigori di opere di grandi dimensioni e capace di innescare una sorta di cortocircuito tra la parola, l’immagine, il supporto, il formato e l’interazione con lo spettatore chiamato a cambiare il suo approccio con il libro e con l’opera d’arte.

    La mostra apre con JE SUIS TIBET, una dichiarazione di intenti incisa a laser che con semplicità rivela uno dei temi più cari a Maggi, la difesa della cultura tibetana, del Dalai Lama e di ciò che egli rappresenta,  attorno al quale da anni sta sensibilizzando l’opinione pubblica chiamando decine di artisti a confrontarsi con una cultura tanto antica quanto politicamente negata. 

    Maggi artista e Maggi grande promotore di cultura e di riflessione sulla contemporaneità, capace di sensibilizzare con chiarezza ma anche delicatezza di opere e azioni su questioni che toccano noi tutti. Così è anche per questa mostra pensata quasi come una Wunderkammer, una camera delle meraviglie, da percorrere con uno sguardo non superficiale ma curioso dei particolari intrinseci in ogni lavoro. Le meraviglie, le curiosità sono i libri, le pagine, gli innumerevoli oggetti che dialogano con le pagine a stampa, disegnate, negate, trasformate, sovrapposte, incollate, bucate con sapienza ed anche con una certa ironica leggerezza e casualità che le avvicina a oggetti di sapore surrealista. I ricordi di infanzia, suoi o della figlia, gli amori spinosi, i ricordi letterari, gli omaggi a grandi artisti, l’attenzione alla natura, ai particolari soprattutto della natura, tutto converge in un continuum che rende la mostra un unicum in cui procedere con stupore e attenzione.

    Emma Zanella