Mostra d’arte -Guido Pecci al MANN

Quando

05/04/2018 - 07/05/2018    
17:00 - 0:00

Dove

MANN -Museo Archeologico Nazionale
piazza Museo 19, Napoli, NA, 80100, Campania

Event Type

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GUIDO PECCI  DI ROMA, DI NAPOLI E D’ALTRE COSE SPARSE
a cura di Marco De Gemmis e Loredana Rea

06.04.2018 / 07.05.2018

Paolo Giulierini, Direttore del Museo Archeologico di Napoli, ha il piacere di invitarLa all’inaugurazione della mostra

5 aprile 2018, ore 17
Museo Archeologico Nazionale
Piazza Museo 19
Napoli

Di Roma, di Napoli e d’altre cose sparse, proposta al MANN in collaborazione con la galleria Honos Art di Roma, presenta i più recenti lavori di Guido Pecci, artista formatosi a Roma e non nuovo a esposizioni nella città di Napoli.
Dopo “La casa di Giulia” (2005), in cui l’esilio a Ventotene della figlia di Augusto era narrato con solidale dolore per le accuse di immoralità e per l’eros a lei negato, con questa mostra Pecci, anche ribadendo il profondo ma liberissimo legame della sua arte con la tradizione, torna a riferirsi al mondo antico.
Nelle opere Pecci trasferisce la propria, personale esperienza delle due amatissime città, entrambe dense di stratificazioni storiche e sollecitanti contraddizioni ma per lui anzitutto spazi di libertà e poesia: ed è, la sua, un’esperienza inscindibile dalle innumerevoli tracce di antichità incontrate quotidianamente, che affiorano come reperti e icone misteriose opponendosi alla voracità dell’oblio e dimostrando la persistente e tuttora vibrante intensità di un tempo remoto, i cui resti, da lui mai pedissequamente citati, sono recuperati alla rigenerante vitalità del qui e ora e presentati senza alcun filtro distanziatore.
La sua, quindi, è un’antichità rimodellata dal proprio sguardo, reinventata, largamente trasfigurata, non accolta così come essa si presenta: in nessun volto può riconoscersi un preciso personaggio, e le cose da Pecci viste e riviste e sentimentalmente fatte proprie ci giungono, dipinte o modellate e quindi in maniera indelebile fissate e finalmente ‘tesaurizzate’, per lo più in uno stato frammentario o recando in sé la preziosa difficoltà dell’avvenuto affioramento: quasi mai sono perfettamente delineate o formate, talvolta sono proprio sbiadite o appena sbozzate. È quel che si può osservare per esempio nel grande Requiem (ampolla), dove Pecci trascrive come graffite da un disordinato imbrattatore di età neroniana le parole dell’ineffabile Trimalcione del Satyricon di Petronio sulla Sibilla Cumana decrepita e rinsecchita in un’ampolla sospesa, che, schernita dai ragazzi del posto e interrogata su cosa desiderasse, rispondeva «morire».
A completare il titolo della mostra, le “altre cose sparse”, anzitutto i suoi colori – «il nero, il grigio e il rosa (antico)» – e gli artisti che maggiormente lo stanno segnando.
La mostra, che comprende tele e carte di dimensioni differenti e frammenti di argilla, propone di inoltrarsi nella complessità di una ricerca espressiva mai monocorde, il cui obiettivo è un processo di costante scavalcamento dei risultati raggiunti per inseguire un insopprimibile bisogno di erranza che si nutre di suggestioni diverse: dalla poesia alla musica, dal cinema al proprio vissuto quotidiano, dalla pittura pompeiana ai graffiti sui muri delle periferie urbane, dai cui segni, così come da quelli del passato, Pecci è stato sempre profondamente suggestionato.

La mostra è accompagnata da un catalogo (Honos Art Edizioni) con testi critici di Marco De Gemmis e Loredana Rea.

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Piazza Museo, 19
80135 Napoli
+39 081 4422149
www.museoarcheologiconapoli.it

Direttore:
Paolo Giulierini

Servizio Educativo:
Lucia Emilio (responsabile)
Michele Iacobellis
Antonietta Parente

Collaborazione all’allestimento:
Antonio Aletto
Antonio Sacco

Comunicazione istituzionale:
a cura del Servizio Educativo

HONOS ART
Contemporary Art Gallery
Via dei Delfini, 35
00186 Roma
+39 06 31058440
www.honosart.com
info@honosart.com

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Guido Pecci (Alatri, 1975), dopo aver conseguito il diploma di laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, frequenta il “Centro Internazionale per l’Incisione Artistica di Urbino”.
Tra le principali mostre personali: “Di Roma, di Napoli e d’altre cose sparse”, galleria “Honos Art” – Roma, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Fondazione Umberto Mastroianni – Arpino (a cura di Marco De Gemmis e Loredana Rea); “Pink like a chewingum”, galleria “Federico Rui Arte Contemporanea” – Milano (a cura di Alessandro Trabucco); “Don’t Forget me”, galleria “Romberg Arte Contemporanea” – Roma (a cura di Gianluca Marziani); “Painting kills the mural stars”, galleria “Franco Riccardo Arti Visive” – Napoli (a cura di Enrico Macelloni).
Prende parte a rassegne e mostre collettive in spazi pubblici e privati, tra i quali: “Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles”, “Istituto Italiano di Cultura di Madrid”, “Istituto Italiano di Cultura di Lisbona”, “Istituto Italiano di Cultura di Cracovia”, “Politecnico di Valencia”, “Museo Internazionale delle Ceramiche” – Faenza.

Vive e lavora a Roma.